La consulenza psicologica si realizza attraverso uno o più colloqui che hanno come obiettivo aiutare a ridurre dubbi e confusioni rispetto a ciò che si sta vivendo da poco o molto tempo come disagio e difficoltà e orientare, concordando tra colui che ne fa richiesta e lo psicologo, come poter intervenire per promuovere per sé una condizione di benessere.
Dalla nostra esperienza professionale, osserviamo che spesso, quando si avverte una difficoltà personale, di coppia o familiare, si resta perplessi e in dubbio su ciò che è più opportuno fare per sé o per il proprio sistema di appartenenza. Di solito l’atteggiamento è lasciare scorrere del tempo, restando in attesa che tutto possa risolversi “naturalmente”, proprio come si è manifestato il disagio.
A volte il disagio e la sofferenza psichica nascono da situazioni di vita dove non si ha ben chiaro come è meglio muoversi (separazioni, comportamenti insoliti dei propri figli, cambio o perdita di lavoro, trasferimenti, diagnosi di patologie); in altre la sofferenza psichica non sembra collegarsi a nessuna situazione di vita personale. È in questo ultimo caso che spesso ci raccontano: “Non so cosa mi sta accadendo? Devo preoccuparmi?”
La consulenza psicologica (che prevede da uno a quattro/cinque incontri) permette di dare un nome a ciò che si avverte e di valutare:
- se tale disagio (personale, di coppia o familiare) necessita di uno spazio di cura specifico, ovvero di una psicoterapia;
- se c’è necessità del coinvolgimento di altre figure professionali (come, ad esempio, uno psichiatra, un esperto in problemi dell’apprendimento, un nutrizionista, ecc.);
- infine, se tutto può risolversi nell’ ambito dello stesso spazio di consulenza.