La coppia è un organismo complesso: nell’incontro con l’altro bisogna infatti mettere insieme due modi di pensare, di sentire e due culture familiari, che spesso agiscono in modo completamente diverso.
Le naturali fasi della vita possono mettere a dura prova anche una coppia ben collaudata, per non parlare poi degli eventi inattesi (un tradimento, la perdita del lavoro, un lutto) che possono generare uno stato di “empasse” ed i membri della coppia possono non avvertire più la forza per affrontare la crisi.
Chi di noi non ha fatto esperienza di tutto questo? Si pensi per esempio alla nascita di un figlio, che dovrebbe essere l’emblema dell’unione tra due persone e che spesso, soprattutto nelle prime fasi, mette a dura prova l’equilibrio psico-affettivo della coppia.
“Finchè c’è l’amore c’è tutto” si dice, ed il più delle volte è proprio così, ma da persone e professionisti della relazione sappiamo che alle volte l’amore da solo non ce la fa.
L’incontro tra la coppia e lo psicoterapeuta è sempre molto ricco: innanzitutto permette di fermarsi e di dare un nome al proprio disagio; ripercorrere la propria storia davanti ad un terzo crea, poi, uno spazio relazionale diverso dove trovare modi alternativi di comunicare. La possibilità di fare chiarezza durante il “terremoto emotivo” che la crisi genera permette di ricontattare le proprie risorse e di ritrovare la lucidità per affrontare, attraversare e superare la crisi.
La psicoterapia, in altri termini, può realmente trasformare la crisi in opportunità di crescita: dalla nostra esperienza clinica sappiamo infatti quanto il termine crisi sia anche sinonimo di passaggio e di creazione di nuove opportunità. Rinsaldare le basi della coppia crea fondamenta forti, capaci di reggere anche ulteriori urti e crea un beneficio di cui non possono che usufruire tutti, soprattutto i figli che ci sono o dovranno arrivare.
La cadenza degli incontri della psicoterapia di coppia è solitamente quindicinale.